Turismo: Fipe Toscana, fasullo 1/3 recensioni on line, fino a 5mila euro per ‘pacchetto’
Firenze, 28 ago. – (Adnkronos) – Esistono agenzie che propongono, a un costo variabile tra i 2mila e i 5mila euro all’anno, pacchetti di finte recensioni on line positive, per aumentare la reputazione di locali e ristoranti. La denuncia arriva da Fipe Confcommercio Toscana, che ha svolto un’indagine raccogliendo le segnalazioni di centinaia di ristoratori toscani infuriati e che sostiene che almeno un terzo delle recensioni presenti in rete sarebbero ‘pilotate’.
Un vero e proprio ‘mercato delle opinioni fasulle’ e di recensori ‘a pagamento’ che inquinano i maggiori portali di viaggio, come Tripadvisor, che ora sta svolgendo a sua volta un’indagine con squadre anti-frode.
”In alcuni casi si assiste a un vero e proprio ricatto – denuncia Aldo Cursano, presidente regionale della Fipe Confcommercio e vicario nazionale della stessa associazione . Una sorta di ‘pizzo telematico’, perche’ il mancato pagamento di quanto richiesto da alcune agenzie che offrono questo tipo di ‘servizi’ puo’ portare alla denigrazione organizzata o ad avvantaggiare un diretto concorrente”.
”Abbiamo lavorato anche durante le ferie per raccogliere le testimonianze dei ristoratori – spiega Cursano -. E’ questa l’occasione di dire basta alle calunnie in rete del concorrente sleale; basta con le recensioni comprate in blocchi per risalire le classifiche di gradimento; basta all’uso delle agenzie di ‘on line reputation’ e agli atteggiamenti ricattatori di alcuni fornitori senza scrupoli”.
Il presidente di Fipe Confcommercio Toscana parla di almeno un terzo di recensioni fasulle sul totale di quelle circolanti in rete. Alla conferenza stampa di oggi a Firenze hanno partecipato i vertici nazionali della Federazione Pubblici esercizi.
Oltre a Cursano, e’ intervenuto il direttore generale Fipe, l’avvocato Marcello Fiore: ”L’assenza di una legislazione specifica sul Web – ha sottolineato – impone all’associazione di rappresentanza dei pubblici esercizi ed ai responsabili di questi portali di cercare autonomamente strumenti di garanzia a tutela della ristorazione italiana”.
Umberto Rapetto, gia’ colonnello del Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente di investigazioni digitali e sicurezza nelle telecomunicazioni, ha approfondito l’argomento dei doveri e degli obblighi dei siti web, ovvero alla viglilanza sui contenuti pubblicati, sulla loro attinenza, sulla loro liceita’.
”Il pretesto addotto dai responsabili di diversi portali dell’impossibilita’ di controllare ogni singolo contenuto e’ smentito dall’esistenza di software idonei”, sostiene Rapetto, che ritiene importante ”generare una nuova cultura d’impresa in tema di reputazione online e di promozione via web”.
E sulla consapevolezza rispetto alle grandi opportunita’ rappresentate dai social network nonche’ sui rischi di un loro snaturamento Alfredo Zini, presidente nazionale Ente bilaterale del Turismo, ha annunciato che l’Ente sta mettendo a punto accordi con gli enti regionali e locali per azioni formative sui territori.
”La nostra campagna del resto ha gia’ avuto i suoi risultati – afferma Cursano – prima di tutto l’interessamento di una grandissima parte di operatori della ristorazione e di moltissimi utenti del web che hanno fatto proliferare le discussioni. Nello specifico Tripadvisor ha chiesto un incontro sul tema delle recensioni fasulle, mostrando implicitamente di riconoscere l’esistenza di un fenomeno organizzato, per cui auspichiamo a breve iniziative strutturali per un uso piu’ trasparente di questo portale, che per altro ha delle potenzialita’ straordinarie proprio per i piccoli imprenditori”.
Fipe Toscana ”ha approntato un gruppo di lavoro per il monitoraggio delle recensioni relative ai ristoranti in Toscana – non solo su Tripadvisor precisa il presidente Cursano – per verificarne la plausibilita’, allertare i proprietari se vengono riscontrati casi sospetti di recensioni non autentiche, segnalare ai responsabili del portale eventuali calunnie o giudizi infondati, e valutare la necessita’ di intraprendere azioni legali. Per Fipe e’ inaccettabile la mortificazione di troppi professionisti corretti e preparati, che scontano il rifiuto di meccanismi perversi che minano profondamente non solo la singola impresa ma l’intero sistema”.